Sembra difficile da credere, ma il nostro Pianeta è più verde di quanto si pensasse: lo ha scoperto l’Eth di Zurigo, il più prestigioso istituto universitario politecnico della Svizzera e uno dei più importanti centri di ricerca al mondo. Gli alberi e il suolo però sono un patrimonio che va protetto, non dimentichiamolo.

Quanti sono veramente gli alberi presenti sul nostro Pianeta? C’è qualcuno che li ha contati. Si chiama Tom Crowther, ed è un ricercatore dell’Eth di Zurigo. Crowther ha così scoperto che, contrariamente a quanto stimato in precedenza, il numero di alberi che ricoprono la superficie terrestre supera le aspettative di ben sette volte. Sono infatti 3.040 miliardi gli alberi conteggiati durante la ricerca del Crowther Lab, e questa non è l’unica buona notizia: a detta dello scienziato c’è ancora molto spazio per riforestare, per l’esattezza altri 1,2 trilioni di nuovi alberi potrebbero essere piantati a livello globale. Una riforestazione di questo calibro porterebbe a un significativo aumento dell’assorbimento di CO2 da parte delle piante, neutralizzando il quantitativo di emissioni corrispondente a più di un anno di attività umana.

Una buona notizia per il pianeta: gli alberi nel mondo sono 7 volte più di quelli stimati 1

C’è ancora spazio per riforestare: 1,2 trilioni di nuovi alberi potrebbero essere piantati a livello globale © iStockphoto

Lo studio sugli alberi

Sono migliaia i dati raccolti dalla ricerca del Crowther Lab e provengono da ogni area del mondo. Il team di scienziati che ci ha lavorato ha integrato le informazioni provenienti dai satelliti con quelle del Global Forest Biodiversity Initiative, che possiede un vero e proprio inventario delle foreste, con dati provenienti da oltre un milione di luoghi del Pianeta. E non è tutto: i ricercatori del Crowther Lab hanno voluto porre attenzione anche all’ecologia del suolo e del sottosuolo, utilizzando un database dedicato che rivela come la fertilità del suolo sia influenzata da miliardi di specie sotterranee che agiscono sulla composizione chimica atmosferica, arrivando anche a influenzare il clima. “Con le immagini multispettrali e i radar di telerilevamento siamo in grado di fornire dati fino a una risoluzione di 3,7 metri: abbastanza per distinguere i singoli alberi”, spiega Crowther. Il laboratorio, continua lo studioso, “sta migliorando le previsioni climatiche con dati contenenti oltre 30 milioni di misurazioni sui singoli alberi e 120mila misurazioni delle comunità microbiche legate al suolo in tutto il mondo”.

Una buona notizia per il pianeta: gli alberi nel mondo sono 7 volte più di quelli stimati 2

La fertilità del suolo è influenzata da miliardi di specie sotterranee che agiscono modificando anche il clima © iStockphoto

Alberi protagonisti, ma ricordiamoci del suolo

La salute del suolo è un aspetto da non tralasciare quando si parla di cambiamento climatico. Dopo gli oceani, il suolo costituisce infatti il secondo grande serbatoio di carbonio. Le variazioni climatiche possono portare ad un maggiore accumulo di questo elemento nelle piante e nel terreno o, al contrario, ad un suo intenso rilascio nell’atmosfera: a questo proposito l’aumento delle temperature nelle regioni artiche e sub-artiche sta provocando il rilascio del carbonio stoccato nel suolo, un fenomeno che potrebbe portare all’emissione di 55 gigatonnellate di questa sostanza (l’equivalente delle emissioni di CO2 totali negli Stati Uniti in un anno) e ad una progressione repentina del cambiamento climatico ( che aumenterebbe del 17%).

Non è dunque difficile comprendere quanto il riscaldamento degli ecosistemi vada ad impattare sul clima a livello globale e quanto siano importanti, quindi, il ripristino della vegetazione, la riforestazione e la salvaguardia del suolo. Soprattutto alla luce dei roghi che negli ultimi mesi hanno devastato le foreste dell’Amazzonia, della Groenlandia, della Siberia, dell’Alaska e del Canada.