I giovani nati negli anni Ottanta e Novanta, i cosiddetti millennial, sono particolarmente sensibili alla sostenibilità: sarebbero disposti a rinunciare ad uno stipendio maggiore pur di lavorare in un’azienda etica e attenta all’ambiente.

Quando, oggi, si parla di responsabilità sociale d’impresa (Csr) non ci si riferisce più, come spesso accadeva in passato, ad uno strumento aziendale utile per sviluppare progetti sociali e ambientali che garantivano un ritorno d’immagine o aiutavano a dirottare investimenti. La Csr, negli anni, ha visto consolidarsi la propria natura virtuosa fino a diventare uno dei punti di forza del business di tantissime realtà nel mondo. Grazie alla Csr sono nati progetti di coesione sociale, di recupero e conservazione ambientale, di innovazione sostenibile che hanno fatto la differenza. Ecco perché oggi si può tranquillamente dire che il successo finanziario di una società dipende fortemente anche dai suoi successi in campo ambientale, etico e sociale. Si tratta di un fenomeno globale che influenza il modo in cui vengono percepite le aziende, soprattutto agli occhi dei giovani lavoratori.

team di millennial attenti all'ambiente

I giovani del nostro tempo vogliono essere coinvolti in prima persona nelle politiche di sostenibilità e salvaguardia dell’ambiente © iStockphoto

I millennial si interessano all’ambiente, gli studi lo dimostrano

A rimarcalo ci ha pensato l’indagine condotta dalla Cnbc secondo cui l’86%dei millennial preferisce lavorare in un’azienda rispettosa dell’ambiente e che applichi efficacemente le politiche di Csr. Questo, anche a costo di guadagnare meno. Studi ulteriori hanno rilevato che 2 giovani su 3 non sono disposti a lavorare in un’azienda che non si impegni in modo concreto in campo ambientale e che l’85% dei nuovi talenti vorrebbe partecipare attivamente al raggiungimento degli obiettivi inerenti alla Csr.
I dati emersi dimostrano chiaramente come la responsabilità sociale d’impresa possa influenzare in modo sostanziale l’approccio di chi si avvicina al mondo del lavoro: i giovani del nostro tempo vogliono essere coinvolti in prima persona nelle politiche di sostenibilità e salvaguardia dell’ambiente.

In occasione della Giornata mondiale dell’ambiente 2019 è stata resa pubblica un’altra ricerca, del Gruppo Sodexo sui Work Place Trend, che sottolinea come “le organizzazioni dovrebbero rendere conto del proprio impegno in tema di Csr sulla base di indicatori come l’impatto economico, la trasparenza e il benessere dei propri collaboratori”. Di fondamentale importanza risulta inoltre il coinvolgimento in prima linea dei dipendenti, così da dar loro un ruolo attivo nella ricerca delle soluzioni.

I millennial preferiscono lavorare in aziende amiche dell’ambiente, anche a costo di guadagnare meno 1

La relazione azienda-dipendente deve basarsi su un rapporto umano e collaborativo © iStockphoto

Guardando al futuro, le B-Corp

Le B-Corp (benefit corporation) sono aziende che svolgono attività economiche con effetti positivi sull’ambiente, sul territorio e sulla comunità. Secondo Pedro Tarak, presidente e co-fondatore di Sistema B International (un’organizzazione mondiale che promuove le B-Corp), nella gestione di un’attività è necessario tenere conto del fatto che la maggior parte dei lavoratori crede che l’azienda non abbia come scopo solamente il profitto, ma che riservi particolare attenzione anche all’aspetto ambientale e sociale. “La nuova sfida per essere competitivi non è essere i migliori del mondo, bensì migliori per il mondo” afferma Tarak. Fondamentale è anche la relazione azienda-dipendente, che deve basarsi su un rapporto umano e collaborativo, consentendo al lavoratore di sentirsi se stesso, libero di sostenere le cause che gli stanno a cuore.
Del resto, un’economia sostenibile e socialmente responsabile va a beneficio di tutti, dalla comunità, ai dipendenti, all’azienda stessa che la promuove.